Negli Stati Uniti si sta affermando con forza un nuovo trend nel mondo delle bevande: il boom dei drink analcolici alla cannabis, prodotti infusi con THC ma privi di alcol. Il fenomeno non è marginale, perché arriva in un momento in cui il consumo di alcol tra gli adulti americani è ai minimi storici. Le nuove generazioni — in particolare Millennials e Gen Z — stanno manifestando una crescente preferenza per stili di vita più equilibrati, con meno alcol e più alternative “funzionali”.
Il mercato delle bevande alla cannabis ha già superato il miliardo di dollari di valore annuale e si prevede che possa quintuplicare nei prossimi dieci anni. Questi prodotti vengono presentati come bevande leggere, prive di calorie e zuccheri, capaci di offrire un effetto rilassante senza gli eccessi e i postumi dell’alcol. Seltzer, tè freddi, bibite frizzanti e cocktail analcolici sono disponibili in decine di varianti, e molti Stati americani consentono già la vendita anche al di fuori dei dispensari specializzati.
Il settore degli alcolici tradizionali osserva con preoccupazione questa trasformazione: alcune aziende storiche hanno iniziato persino a investire nelle versioni al THC per non perdere quote di mercato. Il quadro normativo rimane complesso e variabile da Stato a Stato, ma il trend sociale sembra ormai chiaro: una parte crescente della popolazione cerca esperienze sociali diverse, più leggere e più controllabili.